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L’associazione “Time to talk ” nasce come ONLUS nell’Aprile 2010 (diventando poi A.P.S. nel 2019) da un gruppo di persone sensibili alle realtà di disagio e sofferenza che caratterizzano molti gruppi familiari e molti adolescenti. L’associazione nasce dalla forte convinzione che la famiglia sia una grande risorsa, una risorsa in cui credere e scommettere. Queste convinzioni fanno guardare con crescente preoccupazione al fenomeno sempre più esteso della conflittualità all’interno dei nuclei famigliari e tra i singoli componenti. Time to Talk è una associazione, senza fini di lucro, che fornisce prestazioni gratuite e si propone di intervenire nei conflitti/difficoltà familiari, intesi sia come conflitti tra coniugi o partners, ma anche come conflitti intergenerazionali o tra i diversi componenti della famiglia, di mediare e riorganizzare le relazioni; il tutto se possibile in un’ottica preventiva, coinvolgendo tutte le agenzie educative che interessano la famiglia ed i suoi componenti: attraverso incontri formativi; collaborazioni con enti pubblici o privato sociale (cooperative, parrocchie, volontariato ecc); interventi diretti nelle scuole (sportello ascolto, supporto ai genitori ed insegnanti, ecc).
e in particolare:
- aiutare i coniugi a migliorare l’intesa e la comprensione,
- aiutare gli adolescenti in disorientamento evolutivo,
- ristabilire un canale di comunicazione
- favorire la negoziazione
- strutturare gli accordi
- promuovere un dialogo costruttivo e chiaro
- coadiuvare i cambiamenti emotivi, psicologici,
- aiutare a prevenire la sofferenza generale provocata dalla crisi coniugale, ed evitare che la crisi coniugale sfoci in una conflittualità dannosa e distruttiva;
- tutelare il benessere e i diritti dei minori coinvolti;
- offrire uno spazio neutro di dialogo e confronto costruttivo;
- aiutare ad accogliere e prevenire la sofferenza generale provocata dalla crisi evolutiva adolescenziale, ed evitare che questa sfoci in una conflittualità dannosa e distruttiva per l’adolescente stesso;
- promuovere il rispetto fra i genitori, tra genitori e figli, tra adolescenti.
L’associazione si configura come un’offerta:
– radicata nella comunità cristiana ed espressione di essa in quanto attenta ai bisogni della famiglia e del singolo oggi, e desiderosa di sollecitarne la promozione;
– laica perché decisamente inserita nel vissuto delle persone e libera da legami o vincoli istituzionali;
– privata, in quanto rappresenta un contributo da parte delle Associazioni del privato sociale agli Enti o Istituzioni pubbliche, che desidera essere integrativo e mai sostitutivo.
Si propone come interfaccia che accoglie le situazioni di disagio e le indirizza, secondo necessità ed opportunità, ai servizi ed ai professionisti presenti sul territorio. “L’associazione” si prefigge due macro obiettivi: da una lato vuole essere un’occasione di sostegno per le famiglie in difficoltà (nuclei famigliari, coppie, singoli, figli adolescenti in particolare);
dall’altro vuole farsi promotrice di attività di prevenzione e promozione della salute per quanti facciano parte di famiglie o gravitino attorno ad esse (genitori, figli, insegnanti, nonni, ecc.).
Più nel dettaglio …
1) L’associazione si propone anzitutto come primo momento di ascolto e accoglienza di problemi legati alla famiglia, che ne faciliti il riconoscimento e l’espressione, come pure l’individuazione di opportunità, attraverso l’invio ad una rete di professionisti e/o istituzioni, che consentano alla famiglia di “prendersi in mano” e avviare un percorso di riflessione e ricerca di soluzioni (es progetto Centro di ascolto). Il centro di ascolto quindi accoglie, ascolta, orienta e accompagna le
persone in difficoltà familiare/personale verso le risorse presenti sul territorio.
2) L’associazione persegue anche l’obiettivo di creare momenti di condivisione di problemi, risorse e soluzioni relative al singolo, alle coppie, alle famiglie, alle famiglie in via di formazione e ai giovani, proponendo occasioni di formazione su genitorialità, comunicazione, educazione, ecc. La motivazione è di contribuire a creare una comunità sensibile, attenta e propositiva sulle tematiche principalmente critiche per la famiglia di oggi (Es. i progetti rivolti alle scuole, il gruppo genitori ecc).